Grande partecipazione a Ivrea per la lectio di Mario Tozzi “Sapiens a secco”
Oltre 400 persone al Teatro Giacosa per una serata dedicata all’energia che unisce le comunità
Successo di pubblico per l’incontro con Mario Tozzi, che sabato 8 novembre ha riempito il Teatro Giacosa in occasione della lectio “Sapiens a secco – Dalla scarsità alla condivisione: l’energia che unisce le comunità”.
Più di 400 persone hanno partecipato all’evento organizzato dalla Comunità Energetica Rinnovabile Ivrea 1317 (CER Ivrea 1), con il patrocinio del Comune di Ivrea e il supporto della Fondazione Compagnia di San Paolo.
Poco prima dell’apertura degli ingressi, alle ore 20.30, ha iniziato a formarsi davanti al teatro una lunga coda si snodava lungo la piazza. Gli ingressi, gestiti con ordine, si sono conclusi in meno di mezz’ora, consentendo di avviare la serata alle 21.05.
A introdurre l’incontro sono stati Andrea Ardissone, amministratore di AEG CER, e Matteo Chiantore, in qualità di Presidente della CER Ivrea 1, che hanno sottolineato come il progetto delle Comunità Energetiche Rinnovabili rappresenti una nuova forma di partecipazione collettiva e di sostenibilità concreta, capace di portare benefici economici, ambientali e sociali all’intero territorio del Canavese. Eventi come questo sono un esempio di come le Comunità Energetiche possano restituire valore al territorio.
Accolto da un lungo applauso, è poi salito sul palco Mario Tozzi, che ha ringraziato per l’invito e per l’accoglienza ricevuta. Riprendendo le parole di Chiantore, Tozzi ha confermato l’importanza dell’utilizzo delle fonti rinnovabili per la produzione di energia ed ha invitato ad una prima riflessione sul tema dell’inquinamento e del conseguente cambiamento climatico: “Tendiamo a pensare che il grande nemico sia la Cina – ha ricordato – ma se guardiamo ai dati pro capite, il livello di inquinamento di un cinese è simile a quello di un italiano e la metà rispetto a quello di uno statunitense”.
Nel corso della lectio, Tozzi ha intrecciato scienza, filosofia e racconto, partendo da una recente esperienza in Amazzonia, dove ha incontrato comunità di cacciatori-raccoglitori che vivono in piena armonia con la natura, producendo solo ciò di cui hanno realmente bisogno. “Parlando con una guida locale – ha raccontato – mi sono reso conto di quanto noi occidentali viviamo di superfluo. Quelle popolazioni, nonostante abbiano poco (almeno ai nostri occhi) non mancano di nulla”. Anche i giovani sono felici. Hanno a disposizione delle imbarcazioni e possono andare via, verso città più grandi, in qualunque momento, ma decidono scientemente di restare.
Da questo spunto, Tozzi ha guidato il pubblico in un percorso di riflessione sull’evoluzione dell’uomo: che cos’è che distingue i Sapiens dagli altri esseri viventi? Non è l’intelligenza a distinguerci, ha spiegato, perché anche gli animali e le piante mostrano forme di intelligenza. Non è nemmeno l’arte perché anche gli animali sanno creare. L’uccello giardiniere, ad esempio crea dei veri proprio giardini per attirare la compagna. E come non citare il famoso scimpanzè Congo che negli anni 60 creava quadri astratti degni di un museo.
E’ forse, quindi, l’empatia a distinguerci? In realtà non è nemmeno questo: diversi esperimenti hanno infatti dimostrato come un esemplare animale smettesse di prendere dei benefit nel momento in cui si accorgeva che ad un suo simile non era concesso lo stesso.
Ciò davvero che ci rende unici è la nostra tendenza ad accumulare.
Con l’avvento dell’agricoltura e dell’allevamento, i Sapiens hanno iniziato a produrre più del necessario, ad accumulare beni e a vivere in conflitto con la natura invece che in equilibrio con essa.
Tozzi ha sottolineato come non si tratti di rinunciare al nostro stile di vita, ma di ritrovare misura e consapevolezza. Ognuno di noi può contribuire, con piccoli gesti: installando un impianto fotovoltaico, limitando l’uso dell’auto, scegliendo mezzi più sostenibili e riducendo l’inutile spinta all’accumulo.
La serata si è conclusa alle 22.35, tra lunghi applausi e richieste di autografi. Tozzi si è poi intrattenuto con il pubblico per firmare copie dei suoi libri e scambiare qualche parola con i partecipanti.
L’entusiasmo e la partecipazione dei cittadini hanno confermato il forte interesse del territorio per i temi della sostenibilità e della transizione energetica.
Un segnale importante per la CER Ivrea 1 e per AEG Coop, che con il progetto AEG CER sta costruendo un modello di energia condivisa e ad impatto sociale, capace di unire persone, idee e territori del Canavese.
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